Onorevoli Colleghi! - La legge 24 dicembre 2003, n. 363, recante norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo, prevede, tra l'altro, l'obbligo di indossare il casco protettivo per tutti i ragazzi fino a quattordici anni di età, pena una multa da 30 a 150 euro. Visto il perdurare di migliaia di gravi incidenti sulle piste da sci, dei quali il 10 per cento riguarda traumi alla testa, che coinvolgono sciatori di ogni età, con le modifiche di cui all'articolo 1 della presente proposta di legge si intende estendere l'obbligo del casco protettivo, previsto dall'articolo 8 della legge n. 363 del 2003 per i minori di quattordici anni, a tutti gli sciatori, anche di età superiore. La principale causa degli incidenti sulla neve è certamente di natura più generale, e riguarda il comportamento troppo spesso irresponsabile degli sciatori e la mancanza di buon senso; ma, pur essendo un intervento limitato, l'uso del casco protettivo potrebbe attenuare la gravità delle conseguenze degli incidenti e sarebbe auspicabile per tutti, nello sci come in tante altre attività sportive definite a rischio.
      Il casco protettivo resta comunque un indispensabile strumento a tutela dell'incolumità fisica, anche se è doveroso sottolineare che esso non può garantire la sicurezza totale (alcune delle vittime della corrente stagione sciistica indossavano il casco).
      Le norme di comportamento previste dalla legge n. 363 del 2003 sono adeguate, ma il relativo sistema sanzionatorio, demandato per lo più alle regioni, sembra non aver dato buona prova in questi anni

 

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di applicazione della legge. Con la modifica di cui all'articolo 2 della presente proposta di legge si stabilisce, pertanto, che, al di là delle sanzioni specifiche già previste, chi contravviene alle norme di comportamento fissate dagli articoli da 8 a 13 della citata legge n. 363 del 2003 (obbligo di utilizzo del casco protettivo, velocità, precedenza, sorpasso, incrocio, stazionamento) sia punito con il ritiro dello skipass, ovvero del titolo di accesso agli impianti di risalita. Infatti si ritiene che nessuna punizione potrebbe essere più efficace nei confronti di uno sciatore.
 

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